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Il Codice della crisi d'impresa e dell'insolvenza introduce diversi strumenti per la gestione e la

prevenzione delle crisi aziendali. Ecco i principali:

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1. Strumenti di allerta

  • Indicatori di allerta: segnali specifici che evidenziano potenziali difficoltà finanziarie, come il superamento di certi limiti di indebitamento o il ritardo nei pagamenti.
  • Segnalazioni degli organi di controllo: obbligo per sindaci, revisori e altri organi di controllo di segnalare tempestivamente la crisi agli organi amministrativi dell’impresa.
  • Segnalazioni degli enti pubblici: come l'Agenzia delle Entrate o l’INPS, in caso di ritardi rilevanti nei pagamenti di imposte e contributi.

2. Composizione negoziata della crisi

  • Uno strumento stragiudiziale che consente all’impresa di avviare una trattativa con i creditori, sotto la guida di un esperto, per ristrutturare il debito e trovare soluzioni di risanamento.

3. Piano di risanamento

  • Piano dettagliato presentato dall’impresa per uscire dalla crisi, che può includere ristrutturazioni di debiti e nuovi investimenti, con l’obiettivo di ristabilire l’equilibrio finanziario.

4. Concordato preventivo

  • Procedura concorsuale che permette all’impresa di proporre un piano di pagamento ai creditori, evitando il fallimento, con l’obiettivo di garantire la continuità aziendale.

5. Accordi di ristrutturazione dei debiti

  • Accordo tra il debitore e la maggioranza dei creditori, omologato dal tribunale, che consente di rinegoziare le condizioni di pagamento e di ridurre l’esposizione debitoria.

6. Liquidazione giudiziale

  • Ex procedura di fallimento, la liquidazione giudiziale è l’ultima soluzione adottata quando il risanamento è impossibile. Essa prevede la vendita dei beni aziendali per soddisfare i creditori.

7. Procedura di sovraindebitamento

  • Strumento rivolto a soggetti non fallibili (come piccoli imprenditori, consumatori, professionisti e artigiani) per la gestione delle crisi finanziarie tramite accordi con i creditori o liquidazione del patrimonio.

Questi strumenti permettono una gestione proattiva della crisi d'impresa, con un focus sulla prevenzione e sulla possibilità di salvaguardare la continuità aziendale prima di arrivare a misure più drastiche come la liquidazione.